Cap4 Equazioni di Maxwell

Espressioni delle equazioni di Maxwell nel dominio del tempo.

Per la valutazione dei campi si ricorre ovviamente alle:
 

EQUAZIONI  DI  MAXWELL  NEL  TEMPO
  • m1) Ñ´E(t)=-B(t)/t
  • m2) Ñ´H(t)=D(t)/t
  • m3) Ñ×B(t)=0
  • m4) Ñ×D(t)=r(t)
  •  
    Equazioni dimensionali : Equazioni costitutive : nelle quali sono state introdotte le seguenti grandezze :
    e (permittività dielettrica) = [ F/m ]             m (permittività magnetica) = [ H/m ]
    s (conducibilità elettrica) = [ S/m ]             r (densità di carica elettrica) = [ Coulomb/m3 ]

    Dalla prima equazione costitutiva si può considerare anche un fenomeno di polarizzazione:

    dalla quale si ha: e dualmente: Indice del Capitolo 4
     


    Caratteristiche del mezzo Caratterizzazione delle grandezze e, m e s in base al tipo di mezzo che si considera:  - Se il materiale è non omogeneo, i suoi parametri caratteristici (e, m, s) sono funzioni di punto; ad esempio, nell’uomo, c’è una disomogeneità tra le caratteristiche della pelle e quelle dei muscoli.

    - Se il mezzo è anisotropo, i suoi parametri caratteristici (e, m, s) sono dei tensori, cioè sono funzione della direzione (le ossa possono essere considerate un mezzo anisotropo).

    - Se il materiale è non lineare, e, m e s sono funzioni di E ed H.

    - Se il mezzo è temporalmente dispersivo, c’è un legame causa effetto tra segnale di ingresso e risposta del sistema(integrale di convoluzione); ad esempio, un tessuto biologico è polarizzabile fino a certe frequenze (le molecole d’acqua seguono le variazioni del campo fino a certe frequenze), quindi i suoi parametri caratteristici (e, m, s) saranno funzioni di w e quindi saranno grandezze complesse (nel dominio della frequenza).
    Se, quindi,  
    il mezzo è temporalmente dispersivo.

    Indice del Capitolo 4



    Espressione delle equazioni di Maxwell nel dominio della frequenza.
    Ponendo:                                
    le equazioni di Maxwell diventano: per mezzi isotropi, lineari, tempo invarianti e non dispersivi si ha: per mezzi temporalmente dispersivi si ha: dove e, m e s sono grandezze complesse.

    Dalle equazioni di Maxwell si nota che una variazione di campo magnetico crea un campo elettrico e viceversa. Nell’approccio quasi-statico (basse frequenze, ELF) è possibile separare campo elettrico e campo magnetico ed ottenere quindi delle semplificazioni nelle equazioni di Maxwell.

    Indice del Capitolo 4



    Permittività dielettrica e e magnetica m.
    La relazione di maggiore  interesse è quella tra il vettore spostamento D e il vettore campo elettrico E; infatti, dalla D(t) = eE(t) è possibile ricavare la permittività dielettrica e che è quella che caratterizza il materiale biologico. Si potrebbero fare le stesse considerazioni per la permittività magnetica m ma i materiali biologici hanno una mr » 1 (permittività magnetica relativa del mezzo, che è legata alla permittività assoluta del mezzo dalla relazione: m = m0 mr , nella quale m0 è la permittività magnetica del vuoto); ad esempio l’uomo, dal punto di vista magnetico è trasparente e quindi la sua presenza non è influente per la misurazione del campo magnetico prodotto da una sorgente puramente magnetica. Questa considerazione approssima bene la realtà, anche se, recenti studi hanno rilevato la presenza di materiale ferromagnetico all’interno dei tessuti biologici, cioè alcune cellule (1/109) hanno dei piccoli "magnetini" al loro interno; ad esempio i piccioni, i quali hanno all’interno della testa del materiale ferromagnetico, riescono ad orientarsi seguendo il campo magnetico terrestre. Queste considerazioni potrebbero apportare delle variazioni allo studio dei materiali dal punto di vista  biologico ma, macroscopicamente non si hanno  cambiamenti della mr.
    La composizione chimica dei tessuti biologici (costituiti sostanzialmente da acqua e sali) rende il loro comportamento elettrico ben più complesso di quello magnetico; la presenza di ioni rende, infatti, il materiale conduttore e c’è inoltre la possibilità di avere accumuli di cariche all’interfaccia tra due materiali diversi.
    Si caratterizzerà quindi il materiale dal punto di vista dielettrico: Oltre a trovare i valori della er per i materiali in esame sarà interessante  capire perché la er ha un determinato andamento; ci si chiede cioè quali sono i fenomeni fisici che stanno a monte di questo comportamento.
    Lo studio della polarizzazione di un tessuto biologico può essere condotto sia nel dominio del tempo, sia nel dominio della frequenza (funzione di trasferimento). In prima approssimazione è possibile considerare mezzi isotropi, lineari, tempo invarianti.

    Indice del Capitolo 4


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