• 3.2 Corpi di rivoluzione
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    Corpi di rivoluzione

    Sebbene la profondità di penetrazione ed i dati di riflessione e trasmissione per strutture di tessuto planari forniscano una considerevole interpretazione fisica sull'accoppiamento e la distribuzione di energia delle onde radio e delle microonde, i corpi biologici generalmente hanno una forma più complessa e presentano una notevole curvatura che può modificare la trasmissione e la riflessione dell'energia delle onde suddette. Per corpi con forma complessa, le caratteristiche di propagazione dipendono in modo critico dalla polarizzazione e dalla orientazione dell'onda incidente rispetto al corpo oltre che dal rapporto tra la dimensione del corpo e la lunghezza d'onda. Queste complicazioni pongono severi limiti ai calcoli della riflessione e della trasmissione per corpi di forma arbitraria e permettività complessa. La parte seguente presenta una sintesi dei risultati analitici/numerici che sono stati ottenuti per modelli omogenei e multistrati basati su corpi di rivoluzione che approssimano le strutture di tessuto dei mammiferi.
     

    Modelli di tessuto sferici.

    La distribuzione entro una sfera dielettrica omogenea del campo elettrico indotto da un'onda piana propagantesi lungo la direzione delle z positive e polarizzata lungo l'asse x è data da

     

    dove ant e bnt denotano rispettivamente i modi di oscillazione magnetici ed elettrici entro la sfera ed m01n ed ne1n sono due soluzioni indipendenti dette "funzioni vettore d'onda sferica". Esse sono tutte funzioni della lunghezza d'onda, della costante dielettrica, della conducibilità e della dimensione della sfera. La serie infinita dell'eq. 3.5 è facilmente adattabile al calcolo mediante computer usando i valori numerici della permettività dielettrica e della conduttività di interesse. La potenza assorbita è ancora una volta data dall'equazione
     

    ed il tasso totale di variazione dell'assorbimento di energia è ottenuto da

     
    con il tasso di variazione dell'energia totale derivato dalle onde incidenti e con l'energia scatterata dalla sfera data da
     
     
     
     
     
     

    dove N2=er, k0=2p/l0, e m0 e l0 sono la permettività e la lunghezza d'onda nel vuoto, rispettivamente; jn ed hn sono le funzioni di Bessel sferiche ed a è il raggio della sfera.

    In fig. 3.9 sono mostrati alcuni calcoli rappresentativi del SAR per due modelli a 918 e 2450 MHz (Johnson e Guy, 1972; Lin et al., 1973b). La sfera di 6 cm di diametro approssima le dimensioni del cervello di un gatto o di una scimmia rhesus (Macacus Rhesus: tipo di scimmia antropomorfa) mentre la sfera di 14 cm di diametro è più tipica di un cervello di essere umano adulto. La testa è molto importante per l'alto contenuto d'acqua dei suoi tessuti; in particolare l'occhio ed il cervello. Per essa il modello sferico è un modello accettabile. La fig. 3.9 rappresenta la distribuzione lungo i tre assi coordinati cartesiani l'origine dei quali coincide con il centro della sfera. L'attenuazione è diversa per i tre assi perché è diversa l'orientazione del campo e.m. Siamo sempre in condizioni di campo lontano, cioè abbiamo un'onda piana incidente. E' assunta una densità di potenza dell'onda piana incidente di 10 W/m². Si è visto che a 918 MHz, l'assorbimento massimo si presenta vicino al centro di entrambe le sfere. Quando la frequenza è incrementata a 2450 MHz, la posizione del SAR massimo per la sfera delle dimensioni di un cervello di gatto rimane vicino al centro, mentre per la sfera delle dimensioni di un cervello umano il picco del SAR è ora in una posizione anteriore.
    In generale si osservano configurazioni di onde stazionarie con molte oscillazioni. Il valore della frequenza è stato scelto appunto con il criterio che per questi valori si potesse avere risonanza. Si noti che a 918 MHz le curve del SAR nel cervello di gatto sono più larghe di un fattore 2 rispetto a quello umano e che per 2450 MHz l'assorbimento massimo è 4 volte più grande nel cervello di gatto che nel cervello umano. Un confronto tra vari studi disponibili (Shapiro et al., 1971; Kritikos e Schwan, 1972; Lin et al., 1973b; Ho e Guy, 1975) indica che l'assorbimento massimo può essere fino a 5 volte più grande della media e che l'aumento vicino al centro di questi modelli di cervello può essere due o tre ordini di grandezza più grande di quello osservato nei modelli di tessuto planari. Gli aumenti dell'assorbimento sono dovuti ad una combinazione della elevata costante dielettrica e della curvatura del modello, la quale produce una forte focalizzazione di energia verso l'interno della sfera che compensa oltre modo le perdite di trasmissione attraverso il tessuto.
     

    Fig.3.9a - Distribuzione del SAR (configurazione del riscaldamento) prevista lungo i tre assi coordinati per modelli sferici di cervello esposti ad onde piane.
    Fig.3.9b - (continua)
     
    In fig. 3.10 sono illustrati l'assorbimento massimo per volume unitario, l'assorbimento medio per volume unitario e l'assorbimento medio per area di superficie unitaria in funzione della frequenza e del raggio del modello di cervello sferico. Si vede che l'energia assorbita varia notevolmente con la dimensione della sfera e con la frequenza. In generale l'assorbimento inizialmente cresce con rapidità all'aumentare del raggio ed è quindi seguito da un certo andamento risonante. I picchi di queste oscillazioni risonanti sono legati ai massimi, o "hot spots", nella distribuzione dell'energia assorbita entro il modello di testa, come mostrato in fig. 3.9. Per (2pa/l0)<0.4, dove a è il raggio della sfera e l0 è la lunghezza d'onda nel vuoto, non capitano in generale hot spots entro la sfera. Tuttavia per alcune combinazioni della frequenza di irradiazione e del raggio si presenteranno hot spots, per esempio, nelle sfere con raggi tra i 2 e gli 8 cm a 918 MHz e tra 0.9 e 5 cm a 2450 MHz. Per sfere i cui raggi superano gli intervalli dimensionali su menzionati, l'assorbimento massimo appare nella parte anteriore (superficie esposta) della sfera e la profondità di penetrazione sulla superficie diventa un fattore dominante. Il modello planare discusso nella parte 3.1 può essere applicato per ottenere una stima teorica dell'energia assorbita in questo caso.
    Fig.3.10a - Caratteristiche di assorbimento della energia e.m. per modelli sferici di cervello.
     
    La dipendenza dalla frequenza dell'assorbimento di energia è illustrato nei grafici di fig. 3.10b per la testa di un piccolo animale, come un gatto o una scimmia rhesus, e per una sfera delle dimensioni di una testa umana. Una struttura più piccola risuona ad una frequenza più alta e viceversa. E' inoltre confermato il fatto che in LF il campo non penetra. Oltre al picco risonante, a queste frequenze, l'aumento  di energia è assorbito in un volume sempre più piccolo come risultato del fatto che la profondità di penetrazione si è ridotta.
    Fig.3.10b - (continua)
     
    Gli effetti della pelle, del grasso, dell'osso, della dura madre e del fluido cerebrospinale sull'assorbimento delle onde radio e delle microonde da parte del cervello sono stati studiati in numerosi laboratori (Shapiro et al., 1971; Weil, 1975; Guy et al., 1975; Joines e Spiegel, 1975; Lin, 1976) usando strutture sferiche più complesse ove la parte centrale sferica del cervello è circondata da cinque rivestimenti concentrici di tessuto (vedi tab. 3.3).

     

    Tabella 3.3 -Composizione di un modello a sei strati di una testa di mammifero
     
    Costante dielettrica
     
    Spessore (cm)
     
     
    918 MHz
    2450 MHz
    3.5 cm
    10 cm
    Cervello
    34.42 - j 15.49
    32.78 - j 15.37
    2.88
    6.98
    CSF
    80.85 - j 14.05
    77.0 - j 13.94
    0.2
    1.1
    Dura madre
    51.4 - j 25.08
    47.52 - j 11.42
    0.05
    0.8
    Osso
    5.56 - j 0.856
    5.0 - j 0.857
    0.2
    0.7
    Grasso
    5.56 - j 0.856
    5.0 - j 0.857
    0.07
    0.27
    Pelle
    51.4 - j 25.08
    47.52 - j 11.42
    0.1
    0.15
    E' interessante notare che se le dimensioni del cervello rimangono invariate, ma il diametro della sfera più esterna è incrementato per tener conto degli strati di tessuto più esterni, l'assorbimento nei tessuti del cervello può essere incrementato del 25% per le teste umana e di gatto a 918 MHz o diminuito del 70% o più nel caso a 2450 MHz (vedi figg. 3.11 e 3.12). Inoltre, l'assorbimento della superficie è cresciuto notevolmente nel caso di modelli stratificati, mentre il grasso e l'osso assorbono sempre la minima quantità di energia.
    Fig.3.11 - Distribuzione dell'energia assorbita in un modello sferico a sei strati della testa di gatto.
     
    Fig.3.12 - Distribuzione del SAR in un modello sferico a sei strati della  testa di un uomo adulto.

    Se il diametro più esterno della sfera rimane lo stesso, mentre si ammette che la composizione degli strati di tessuto possa essere sia stratificata che omogenea, i SAR massimi e medi mostrano variazioni molto piccole eccetto quando il raggio della testa sferica è tra 0.1 e 1.0 volte la lunghezza d'onda in aria. I SAR di picco e medi per modelli stratificati possono essere molto più grandi che per i modelli omogenei. L'aumento è apparentemente il risultato di un accoppiamento risonante di energia nella sfera da parte degli strati di tessuto più esterni.

    Si potrebbe accennare al fatto che le caratteristiche calcolate dell'assorbimento sono altamente sensibili alla costante dielettrica ed alla conduttività. In letteratura ci sono due tabelle discordanti di costante dielettrica e di conducibilità per il cervello. A seconda dei particolari valori scelti per queste quantità, la valutazione del rischio relativo ai 2450 MHz è variato da un valore minimo a più volte questo valore. La conclusione che 2450 MHz rappresenti una frequenza altamente rischiosa per gli esseri umani deriva più probabilmente dal fatto che nei calcoli è stata usata una costante dielettrica eccessivamente alta (almeno il doppio del suo reale valore) (Lin, 1975; Lin et al., 1975; Schwan e Foster, 1980).
    E' stato anche effettuato uno studio sull'interazione di onde piane e.m. polarizzate circolarmente con modelli sferici a sei strati della testa di mammifero (Lin, 1976). L'approccio è di tipo classico; le equazioni di Mie come sono state riportate nelle eqq. 3.5 e 3.9-3.10, vengono modificate per tener conto delle due polarizzazioni che sono ortogonali nello spazio.

    Nelle figg. 3.13 e 3.14 sono mostrate due serie di calcoli rappresentativi rispettivamente per 918 e 2450 MHz. La sfera di 7 cm di diametro rappresenta una testa di un gatto o di una scimmia mentre la sfera di 20 cm di diametro è tipica di una testa di un essere umano adulto. In ogni caso, la distribuzione di potenza assorbita è normalizzata al massimo lungo l'asse z. Viene considerata ancora una densità di potenza incidente di 10 W/m².

    Fig.3.13 - Assorbimento relativo di una radiazione polarizzata circolarmente a 918 MHz in modelli sferici di testa di mammifero.
     
    Fig.3.14 - Distribuzione del SAR indotto da microonde a 2450 MHz polarizzate circolarmente in modelli sferici di testa di mammifero.

    Come per il caso di onde piane polarizzate linearmente, l'assorbimento massimo per 918 MHz si ha vicino al centro per una testa di gatto, mentre per una testa umana è sulla superficie. A 2450 MHz, la posizione dell'assorbimento massimo per entrambe le sfere si sposta alla superficie conduttrice.
    La distribuzione dell'energia assorbita per le onde polarizzate circolarmente è risultata più uniforme per il caso di polarizzazione lineare. Infatti, la distribuzione di energia assorbita nei piani ortogonali alla direzione di propagazione è a simmetria cilindrica, cioè essa è indipendente dalla variazione angolare (vedere le curve B). Si noti anche che l'energia massima assorbita nei modelli di testa sferici varia solo leggermente tra le due frequenze studiate. Tuttavia nella sfera più interna (rappresentante il cervello di una testa umana) è rilasciata una maggiore quantità di energia per la radiazione a 918 MHz che per quella a 2450 MHz.
    Per alcune ricerche sono state usate sfere di muscolo, come approssimazione del primo ordine, per l'estrapolazione agli esseri umani dei risultati ottenuti da animali di laboratorio  e  come indice  dell'assorbimento  dell'intero corpo dell'energia e.m. in funzione della frequenza. Il modello sferico è interessante poiché possono essere ottenute soluzioni esatte riguardo l'energia assorbita per tutte le frequenze e per tutte le dimensioni del corpo.
    In fig. 3.15 sono riportati gli assorbimenti per le sfere omogenee di muscolo, il cui volume corrisponde a piccoli animali come un ratto oppure ad un uomo standard, calcolati in funzione della frequenza. Mentre in questo caso l'assorbimento massimo non è di grande utilità, l'assorbimento medio per area di superficie unitaria è legato al tempo ed alla potenza richiesta per sovraccaricare la capacità termoregolatrice di un soggetto esposto. Da notare che per frequenze maggiori ai 500 MHz l'assorbimento medio per il modello di ratto è almeno dieci volte più elevato che per una sfera di muscolo rappresentante un corpo umano. Gli assorbimenti in entrambi i casi crescono rapidamente con la frequenza fino a che il diametro della sfera non si avvicina alla lunghezza d'onda nello spazio libero della radiazione incidente.

    Fig.3.15 - Caratteristiche di assorbimento dei modelli sferici del corpo.

    Un certo numero di oscillazioni risonanti sembra che contribuisca a far crescere la quantità e la non uniformità dell'energia assorbita. Oltre questo intervallo l'assorbimento diminuisce lentamente, indicando che le caratteristiche della curvatura della superficie del corpo sono insignificanti.
    Fino ad ora abbiamo affrontato principalmente situazioni ove il diametro della sfera è comparabile o più grande della lunghezza d'onda nell'aria. Quando la sfera è piccola rispetto alla lunghezza d'onda, la distribuzione di energia assorbita varia quasi come il quadrato del raggio o della distanza dall'asse magnetico (l'asse parallelo alla direzione del vettore campo magnetico) come mostrato in fig. 3.16.
     

    Fig.3.16 - Distribuzione del SAR lungo gli assi x, y e z di una piccola sfera di cervello.
     
     

    Se la sfera è notevolmente più piccola rispetto alla lunghezza d'onda, la distribuzione di energia assorbita diventa quasi uniforme nelle direzioni x ed y ma decresce continuamente con la distanza dalla superficie esposta (vedi fig. 3.17).

    Fig.3.17 - Distribuzione del SAR calcolata in una sfera la cui dimensione è piccolissima rispetto alla lunghezza di onda. x, y e z sono le coordinate ortogonali di un sistema cartesiano.
     

    Questo andamento può essere spiegato dalla teoria dei campi quasi statici. Similmente, per un'onda piana polarizzata nella direzione x che si propaga nella direzione z, il campo elettrico indotto entro la sfera dielettrica è dato da:
     
     
     

     
     
    dove E0 è l'ampiezza del campo elettrico incidente ed r è la variabile radiale.
    La misura dell'assorbimento dell'intero corpo è data da
     
     
     
     
    dove V ed a sono rispettivamente il volume ed il raggio del modello sferico.

    La componente del campo elettrico dell'onda piana incidente si accoppia all'oggetto nello stesso modo di un campo elettrostatico. Ciò dà luogo ad un campo elettrico costante entro la sfera che ha la stessa direzione ma è ridotto di 3/e rispetto al campo elettrico applicato per i materiali biologici ed è indipendente dalla dimensione della sfera. Similmente, il campo elettrico indotto magneticamente entro il corpo è identico alla soluzione quasi statica la cui ampiezza è data da E=pfmrH, ove f è la frequenza, m è la permeabilità, r è il raggio ed H è la componente del campo magnetico. Così, la componente del campo magnetico dell'onda piana incidente produce un campo elettrico interno che varia direttamente con la distanza dall'asse centrale del corpo e proporzionalmente con la frequenza.
    La fig. 3.18 descrive come i campi elettrici indotti si combinano entro la sfera. Il campo elettrico indotto magneticamente circonda l'asse y (asse magnetico) e dà luogo ad una corrente parassita la cui ampiezza cresce con la distanza dall'asse y. Ciò indica che mentre l'assorbimento di energia indotta-H in un topo o un animale più grosso è molto più grande di quello relativo alla componente indotta-E, l'assorbimento indotto elettricamente e magneticamente può essere ugualmente significativo anche in animali più piccoli alle frequenze più basse (sotto i 30 MHz). Inoltre, per un piccolo insetto o crisalide il campo elettrico sarà il fattore dominante.

    Fig.3.18 - Rappresentazione schematica dell'andamento dei campi elettrico e magnetico sotto condizioni quasi statiche di irradiazione.

    In fig. 3.19 è illustrata la variazione dell'assorbimento medio e massimo dell'energia con la frequenza per una sfera delle dimensioni umane. Nell'intervallo di frequenza tra 1 e 10.000 MHz, la misura dell'assorbimento massimo è solo tra i 10-6 ed i 10-3 W/kg per W/m² della potenza incidente. L'analisi della misura dell'assorbimento massimo indotto da un'onda piana, da un campo elettrico quasistatico e da un campo magnetico quasistatico mostra che l'assorbimento nell'intervallo di frequenza da 1 a 20 MHz è principalmente dovuto all'induzione magnetica ed è caratterizzato da una dipendenza dal quadrato della frequenza. La dipendenza approssimata dalla frequenza dell'assorbimento medio o totale dell'energia durante tutto l'intervallo di frequenza tra 1 MHz e 10 GHz è indicata dalla linea tratteggiata.

    Fig.3.19 - Dipendenza dalla frequenza dell'assorbimento in un modello sferico del corpo umano.

    Per le frequenze tra 1 e 20 MHz, l'assorbimento medio varia come il quadrato della frequenza. Nell'intervallo di frequenza 20-200 MHz, l'assorbimento medio è direttamente proporzionale alla frequenza e raggiunge un massimo di circa 2*10-3 W/kg per W/m² della potenza incidente a 200 MHz. La misura dell'assorbimento medio rimane abbastanza costante con il crescere della frequenza [in realtà è inversamente proporzionale alla frequenza per le frequenze più alte]. Non c'è così alcun dubbio che l'assorbimento dell'energia elettromagnetica vari sia con la frequenza che con la dimensione del corpo, ed in un modo prevedibile.
     

     
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