Modelli di tessuto sferoidali allungati.
Poiché i corpi degli esseri umani e degli animali da laboratorio
raramente possono essere considerati sferici, abbiamo bisogno di un modello
più appropriato per descrivere analiticamente e numericamente i
campi indotti e l'energia assorbita. Uno sferoide allungato approssima
meglio la forma dei corpi della totalità dei mammiferi, ma la maggior
parte degli studi sono stati ristretti ai modelli omogenei per gli esseri
umani e per gli animali da laboratorio. L'approccio di base (Asano e Yamamoto,
1975) è quello di espandere i campi elettrici incidenti, scatterati
e trasmessi in termini di funzioni d'onda vettoriali in coordinate sferoidali.
I coefficienti di espansione sono determinati dalle condizioni al contorno
richiedenti che le componenti tangenziali dei campi siano continue attraverso
la superficie dello sferoide. La potenza assorbita è ottenuta dall'equazione
(Pa =1/2 sE2)
e gli assorbimenti medi sono calcolati con relazioni simili alle equazioni
viste precedentemente.
Inoltre, alle frequenze inferiori a quella di risonanza (la risonanza
è definita come la condizione di massimo assorbimento) per ottenere
informazioni sull'assorbimento sono state usate le trattazioni sulle onde
lunghe (Durney et al., 1975; Massoudi et al., 1977) e le approssimazioni
quasi statiche (Lin, 1980). Più recentemente sono state sviluppate
le approssimazioni ottico-geometriche per il calcolo delle caratteristiche
di assorbimento nei modelli sferoidali allungati di esseri umani, per le
frequenze le cui corrispondenti lunghezze d'onda sono piccole rispetto
alla dimensione del corpo (Rowlandson e Barber, 1979).
Anche in questo caso possono essere distinte tre orientazioni dell'onda
piana incidente rispetto al corpo (vedi fig. 3.20): la polarizzazione E
nella quale il campo elettrico è parallelo all'asse maggiore dello
sferoide, la polarizzazione H nella quale il vettore campo magnetico è
parallelo all'asse maggiore, e la polarizzazione K nella quale entrambi
i vettori campo elettrico e magnetico sono ortogonali all'asse maggiore
dello sferoide. In generale, la polarizzazione E produce l'assorbimento
di energia più alto per le frequenze superiori o comunque poco al
di sopra della regione risonante.
I campi elettrici indotti entro uno sferoide dielettrico allungato (a, semiasse maggiore; b, semiasse minore) investito da un'onda piana e.m. con lunghezza d'onda l>a può essere rappresentato da
per la polarizzazione E e
per la polarizzazione H.
La misura dell'assorbimento di energia dell'intero corpo è generalmente
data da
dove s=we0e'' è la conduttività elettrica ed E* indica il complesso coniugato del campo E indotto all'interno del corpo. Le misure dell'energia assorbita dall'intero corpo sono ricavate sostituendo le eqq. 3.13 e 3.14 nella 3.15
per la polarizzazione E e
per la polarizzazione H.
Le costanti C1 e C2 sono date da
Poiché C1 e C2
non dipendono da variabili spaziali, i campi indotti entro lo sferoide
sono uniformi ed indipendenti dalla dimensione quando il campo esterno
è uniforme. Per e'>1, il campo entro
lo sferoide è più debole del campo applicato. Inoltre l'assorbimento
di energia dell'intero corpo dipende non solo dall'intensità dei
campi impressi, ma anche dall'orientazione del campo rispetto all'asse
maggiore del corpo.
Come nel caso dei modelli sferici, l'assorbimento è prodotto
da una corrente indotta elettricamente nella direzione del vettore campo
E applicato, associata ad una corrente circolante indotta dal campo H incidente.
E' naturale aspettarsi perciò che l'assorbimento indotto elettricamente
sia uniforme, mentre l'assorbimento dovuto alla corrente parassita circolante
sia zero al centro e cresca come il quadrato della distanza dal centro.
Le misurazioni dell'energia assorbita in funzione della frequenza e
della dimensione del corpo sono state fatte usando materiale muscolare
omogeneo sia come indice del SAR nei mammiferi e sia come guida per i dati
estrapolati da animali da laboratorio verso gli esseri umani, con particolare
riguardo alle medie dell'energia assorbita (Durney et al., 1980).
La fig. 3.21 mostra la dipendenza dalla frequenza calcolata teoricamente
dell'energia assorbita per l'uomo e per ratti di laboratorio. Si noti che
per una data orientazione del campo incidente il SAR medio per gli esseri
umani, dipendendo dalla frequenza, può essere sia più alto
che più basso rispetto ai ratti.
Per esempio, a 70 MHz, il SAR medio è più alto per l'uomo,
avendo un valore di 0.25 W/kg per una densità di potenza incidente
di 10 W/m²; il SAR medio del ratto è solo 0.0125 W/kg. Al contrario,
il SAR medio di 0.8 W/kg a 700 MHz è più alto per i ratti;
il corrispondente valore per l'uomo è minore di un 25-esimo. Di
questo fatto si deve sempre tener conto quando si ricava una qualsiasi
relazione tra gli effetti biologici che sorgono in laboratorio ed i corrispondenti
effetti che potrebbero manifestarsi nell'uomo per una data densità
di potenza incidente.
La frequenza di assorbimento massimo (frequenza di risonanza) dipende
dal soggetto e dalla sua orientazione rispetto al campo incidente. In generale,
più basso è il soggetto, più alta è la frequenza
di risonanza e viceversa. Inoltre, la dipendenza dalla frequenza dell'intero
corpo o l'assorbimento medio può essere suddiviso in tre regioni.
Ciò può essere mostrato usando l'orientazione che è
più efficace nell'accoppiamento di energia, la polarizzazione E.
La fig. 3.22 fornisce i dati di assorbimento dell'intero corpo per
un modello sferoidale allungato di ratto irradiato con onde piane nello
spazio libero. Per frequenze ben al di sotto della risonanza tali che il
rapporto tra la dimensione maggiore del corpo (L) e la lunghezza d'onda
nello spazio libero (l) è minore di 0.2,
il SAR medio è caratterizzato da una dipendenza come f². L'assorbimento
medio passa per una risonanza nella regione ove 0.2<L/l<1.
In questo caso, il SAR medio cresce rapidamente verso un massimo vicino
ad L/l=0.4 e quindi diminuisce come 1/f. Alle
frequenze per le quali L/l>1.0, l'assorbimento
dell'intero corpo decresce leggermente ma approssima asintoticamente il
limite dell'ottica geometrica di circa metà della potenza incidente
(1 - il coefficiente di riflessione della potenza).
Si potrebbe notare che la lunghezza d'onda di 0.4l
dell'assorbimento risonante è in buon accordo con i risultati ottenuti
nella teoria delle antenne. D'altro canto, gli assorbimenti dell'intero
corpo per le polarizzazioni H e K sono totalmente differenti. Le risonanze
non sono così ben definite come per la polarizzazione E. Infatti,
la curva di assorbimento dell'intero corpo per la polarizzazione H raggiunge
gradualmente un plateau e rimane lì per le frequenze più
alte.
La distribuzione dell'energia assorbita in un modello sferoidale allungato
le cui dimensioni siano piccole rispetto alla lunghezza d'onda è
mostrata in fig. 3.23 per le tre distinte polarizzazioni. L'altezza dello
sferoide allungato è di 1.75 m con un rapporto asse maggiore/asse
minore di 6.34 e 70 kg di massa corrispondente ad un corpo umano. La costante
dielettrica e la conduttività sono quelle per un tessuto muscolare
a 10 MHz. Questi grafici sono qualitativamente simili a quelli per i modelli
sferici. Come ci si aspettava, l'energia assorbita è più
alta per la polarizzazione E. Infatti c'è approssimativamente un
ordine di grandezza di differenza nella misura del picco dell'energia assorbita,
a seconda della polarizzazione.
Per la polarizzazione H la corrente indotta elettricamente fluisce lungo l'asse x (direzione del campo E incidente) ed il campo della corrente parassita circonda l'asse z (direzione del campo H incidente). La potenza relativamente bassa sull'asse z proviene unicamente dal campo elettrico incidente. La combinazione delle componenti indotte E ed H genera una configurazione parabolica dell'assorbimento di energia spostata lungo entrambi gli assi x ed y. Chiaramente in questo caso predomina la corrente parassita indotta magneticamente e l'assorbimento è maggiore lungo la circonferenza trasversa passante per il centro dello sferoide allungato.
Per la polarizzazione K entrambe le componenti elettrica e magnetica del campo incidente sono ancora lungo l'asse minore dello sferoide. La corrente indotta elettricamente fluisce lungo l'asse x. Il campo magnetico incidente induce un campo elettrico di corrente parassita che circonda l'asse y e l'assorbimento è più basso sull'asse. Mentre in entrambi i casi di polarizzazione E ed H, l'assorbimento massimo si ha sulla superficie frontale dello sferoide (la superficie dello sferoide incontrata prima dall'onda piana incidente), ciò non avviene nel caso della polarizzazione K. L'assorbimento massimo appare in x=±b e l'energia assorbita varia parabolicamente lungo l'asse x. Ciò deriva dalla grande quantità di flusso magnetico intercettata dalla estesa sezione (e dalla concentrazione risultante della corrente parassita). Si fa notare che i risultati mostrati in fig. 3.23 concordano molto bene con le misurazioni sperimentali. Inoltre gli assorbimenti massimi possono essere anche due ordini di grandezza più elevati di quelli per le sfere dielettriche di uguale massa.
Nelle figg. 3.24 e 3.25 sono riportati gli andamenti della distribuzione di energia assorbita nei modelli sferoidali allungati prossimi alla risonanza per piccoli animali. Per questo caso sono mostrati i quadrati dei campi elettrici indotti; i SAR possono essere facilmente calcolati usando le equazioni viste e le proprietà dielettriche per il muscolo. I grafici in alto mostrano la distribuzione sul piano parallelo al vettore campo elettrico che passa per il centro. I grafici in basso danno la distribuzione sul piano parallelo al vettore campo magnetico che passa per il centro dello sferoide. In tutti i casi è evidente la natura non uniforme della distribuzione: ogni grafico mostra diversi picchi di assorbimento. I campi intensi nei modelli sferoidali allungati sono circa il 30% più alti di quelli previsti usando una sfera. La curva corrispondente per un oggetto sferoidale, normalmente passa poco sopra le curve per le polarizzazioni H e K e ben al di sotto della curva per la polarizzazione E, come d'altronde ci si aspetterebbe da considerazioni sulla simmetria.
Rimandiamo per ulteriori approfondimenti al testo da cui è stata tratta questa parte: