10.1 Definizioni
10.1.1
Assorbimento specifico (SA)
10.1.2
Tasso di assorbimento specifico (SAR)
10.1.3
Esposizione breve
10.1.4
Lavoratori
10.1.5
Popolazione
10.2 Limiti di esposizione
10.2.1
Applicazione dei limiti di base e valori derivati
10.2.2
Criteri per la definizione dei limiti
10.3 Protezione dai rischi diretti
10.3.1
Limiti di base (grandezze primarie)
10.3.1.1 Densita' di corrente nell'intervallo 10 KHz
- 10 MHz
10.3.1.2. Tasso di assorbimento specifico (SAR) e assorbimento
specifico (SA) nell'intervallo: 10 KHz - 300 GHz
10.3.1.3 Caso di esposizioni brevi
10.3.2
Limiti derivati di riferimento
10.3.2.1 Grandezze secondarie
10.3.2.2. Esposizione a radiazione pulsata
10.3.2.3. Esposizione simultanea a una o piu’ sorgenti
10.3.2.4 Corrente indotta nel corpo umano
10.3.3.
Protezione da rischi indiretti
10.3.3.1. Limiti di base per le correnti di contatto
10.1.1 Assorbimento specifico (SA)
Quoziente dell'energia elementare (dW) assorbita da (dissipata in) una
massa elementare (dm) contenuta in un volume elementare (dV) di densità
()
10.1.2 Tasso di assorbimento specifico (SAR)
E' la derivata rispetto al tempo dell'energia elementare (dV) assorbita
da (dissipata in) una massa elementare (dm) contenuta in un volume elementare
(dV) di densità (
):
il SAR viene espresso in watt per Kg (W/Kg)
Tempi di esposizione più brevi del corrispondente tempo di media.
Vengono considerati lavoratori, le persone che lavorano alle dipendenze o autonomamente, durante lo svolgimento della loro attività lavorativa (otto/dieci ore su ventiquattro).
Rimanente parte di persone che non vengono considerate lavoratori.
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Nel caso di interesse, le frequenze prese in considerazione, vanno da 10 KHz fino a 300 GHz.
10.2.1 Applicazione dei limiti di base e valori derivati
I limiti di base, definiti nelle pagine seguenti, così come i
limiti per le correnti di contatto, dovranno essere rispettate in tutti
i casi.
I limiti di base, si considerano rispettati, quando non vengono superati
i livelli di riferimento delle intensità di campo elettrico e magnetico,
considerate separatamente, dalla densità di potenza, dalla densità
di energia e dalla corrente indotta nel corpo umano.
I livelli di riferimento relativi alle intensità di campo elettrico
e campo magnetico considerate separatamente o sommati tra loro o , i livelli
di potenza possono essere superati se è possibile dimostrare che
i limiti di base non vengono superati.
10.2.2 Criteri per la definizione dei limiti
Si faranno come al solito delle differenziazioni tra i limiti da applicare
alla popolazione ed ai lavoratori.
Questo in dipendenza del differente tempo di esposizione (8/10 ore
per i lavoratori).
Quindi il metodo seguito per la definizione dei limiti (che costituiscono
poi la struttura delle normative) è quello di mostrare i vari criteri
adottati per la definizione dei limiti stessi, estendendo in seguito la
trattazione al caso di classe dei lavoratori e classe della popolazione.
NOTA: Si indicherà questa specifica con la sigla LAVORATORI/
POPOLAZIONE.
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10.3 Protezione dai rischi diretti
10.3.1 Limiti di base (grandezze primarie)
10.3.1.1 Densita' di corrente nell'intervallo 10 KHz - 10 MHz
Esposizione continua :
x = valore da definire
dove j è la densità di corrente in ;
e f è la frequenza in Hz.
La densità di corrente deve essere mediata in periodi di 100
ms e su sezioni di 100 nm2; perpendicolari alla direzione della
corrente.
Le varie componenti devono essere sommate secondo la seguente formula:
dove Ji è la densità di corrente alla i-esima frequenza
e Jref,i è il limite della densità di corrente alla i-esima
frequenza.
Come già preannunciato si evidenziano di seguito le differenze
fra i limiti per popolazione e per lavoratori.
LAVORATORI/POPOLAZIONE
- Densità di corrente nell'intervallo: 10KHz - 10 MHz
Esposizione continua
Lavoratori x = 100
Popolazione x = 250
Esiste quindi un fattore 2,5 di differenza tra lavoratori e popolazione.
10.3.1.2. Tasso di assorbimento specifico (SAR) e assorbimento specifico (SA) nell'intervallo: 10 KHz - 300 GHz
I valori SAR e SA riportati si riferiscono all'insieme del SAR e del
SA prodotti dall'assorbimento di energia dal corpo umano durante l'esposizione
a campi elettromagnetici compresi tra 10 KHz e 300 GHz.
Per i limiti del tasso di assorbimento specifico (SAR) (esposizione
continua) e assorbimento specifico (SA), si può utilizzare una tabella
che indichi:
a) limite per il SAR mediato su ogni intervallo di tempo di 6 min e
su tutto il corpo;
b) SAR mediato su ogni intervallo di tempo di 6 min e su ogni 10 g*
di tessuto, esclusi mani, polsi, piedi e caviglie;
c) SAR mediato su ogni intervallo di tempo di 6 min e su ogni 10 g*
di tessuto di mani, polsi, piedi e caviglie;
d) SA max mediato su ogni 10 g di tessuto**.
* la massa di 10 g andrà considerata di forma cubica e non laminare
in superficie.
** per impulsi di durata inf. ai 30 microsec e frequenza sup. a 300
MHz.
LAVORATORI/POPOLAZIONE
- Tasso di assorbimento specifico (SAR) e assorbimento specifico (SA) nell'intervallo 10 KHz - 300 GHz.
Si ottengono le seguenti tabelle:
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10.3.1.3 Caso di esposizioni brevi
Nel caso di esposizioni brevi si può applicare il seguente limite per il SAR :
dove SARi è il SAR durante l'esposizione i-esima espresso in
W/Kg e ti è la durata dell'esposizione i-esima, espressa in minuti.
10.3.2 Limiti derivati di riferimento
Le grandezze prese in considerazione sono:
intensità dei campi, densità di potenza, densità
di energia.
I livelli di riferimento dell'intensità del campo elettrico
e magnetico e della densità di potenza, si riferiscono ai campi
in assenza di persone, per determinate frequenze, ed in corrispondenza
di esposizioni di durata maggiore, uguale di 6 min. ( esposizione continua
).
Alcune parti del corpo possono essere esposte a livelli di riferimento
superiori purché vengano rispettati i limiti di base riportati nella
sezione precedente.
Per rispettare il limite di base per l'assorbimento di picco specifico
derivante da impulsi di durata minore o uguale di 30 microsec viene indicato
un valore derivato di densità di energia pari a y J/m2
.
y = valore da definire
LAVORATORI/POPOLAZIONE
Livelli di riferimento delle intensità dei campi elettrico e magnetico e della densità di potenza per esposizione continua (f in MHz)
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Livelli di riferimento delle intensità dei campi elettrico e magnetico e della densità di potenza per esposizione continua (f in MHz)
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LAVORATORI Y=0,1
POPOLAZIONE Y=0,02
Ancora una volta si vede come il fattore moltiplicativo tra le due classi
sia 5, ovvero i valori consentiti per i lavoratori sono 5 volte più
alti di quelli consentiti per la popolazione, come era da aspettarsi.
Nel caso di esposizioni brevi, è possibile calcolare i livelli
di riferimento in base alle seguenti formule:
a) Frequenze superiori a 610kHz (E) /38 Khz (H) ed esposizioni di durata inferiori a 6 min :
b) Frequenze fino a 610 KHz (E ) / 38 KHz ed esposizioni di durata inferiore ai 100 ms
Dove
Ei : è il valore efficace dell’ intensità del
campo elettrico durante l’ esposizione i-esima , espresso in V/m ;
Hi : è il valore efficace del campo magnetico durante
l’ esposizione i-esima espresso in A/m ;
Si : é la densità di potenza durante l’esposizione,
espressa in W/m2 ;
LE,i , LH,i , LS,i : sono i livelli
di riferimento del campo elettrico, del campo magnetico e della densità
media di potenza per esposizioni di durata 6min
, come riportato nelle tabelle ;
ti : è la durata dell’ esposizione i-esima in minuti
o secondi , come richiesto nei vari casi .
Questi dati risultano essere gli stessi sia per la classe dei lavoratori,
che per quella della popolazione.
10.3.2.2. Esposizione a radiazione pulsata
In questo caso si utilizzano i seguenti valori max:
(Si costruisce una tabella con i valori di picco di: campo elettrico,
campo magnetico e densità di potenza.)
LAVORATORI/POPOLAZIONE
Livelli di riferimento dei valori di picco dei campi elettrico e magnetico e della densità di potenza (f in MHz)
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Livelli di riferimento per valori di picco delle intensità dei campi elettrico e magnetico e della densità di potenza (f in MHz)
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In questa situazione si nota ancora una differenza tra popolazione e lavoratori di un fattore di circa 5.
10.3.2.3. Esposizione simultanea a una o piu’ sorgenti
In accordo con quanto esposto, nei fondamenti sul fenomeno, si applicano le seguenti formule:
per
inoltre per 700
dove il significato dei simboli è quello specificato in precedenza
.
Come si vede, quindi, al crescere della frequenza, i contributi in
potenza, vengono analizzati separatamente.
E' possibile utilizzare il rapporto delle densità di potenza
nella gamma di frequenze adeguata. Qualsiasi componente che si trovi 10
dB al di sotto della componente maggiore della sorgente può essere
trascurato.
Per valori di picco dei campi elettrico e magnetico e per frequenze da 10 KHz a 300GHz si ha :
dove i parametri del campo si riferiscono ai valori di picco e i corrispondenti
livelli di riferimento sono riportati nella tabella relativa.
Anche in questo caso non si hanno variazioni nel passare tra la classe
dei lavoratori e quella della popolazione.
10.3.2.4 Corrente indotta nel corpo umano
Nell'intervallo di frequenza 10-100 MHz il livello di riferimento della corrente indotta nel corpo da campi elettrici e magnetici e che fluisce attraverso uno qualsiasi degli arti, non deve superare h mA.
LAVORATORI/POPOLAZIONE
LAVORATORI h=100
POPOLAZIONE h= 45
10.3.3. Protezione da rischi indiretti
10.3.3.1. Limiti di base per le correnti di contatto
I limiti per le correnti di contatto si basano su risultati di studi scientifici fino a 3 MHz. Si raccomanda comunque di estendere il limite di K mA fino a 100 MHz.
LAVORATORI/POPOLAZIONE
LAVORATORI K= 35
POPOLAZIONE K= 20
si ottengono le seguenti tabelle per popolazione e lavoratori rispettivamente
Limiti per le correnti di contatto
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Limiti per le correnti di contatto
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