7.1 Introduzione storica
7.2 Limiti delle normative russe
7.3 Confronto tra le normative russe del 1985 ( popolazione
esposta ) e ANSI 1982
Il criterio di scelta per lo standard russo , come detto in precedenza , è basato nel porsi al di sotto di ogni possibile effetto percettibile dovuto all'esposizione : non devono verificarsi cambiamenti nello stato di salute delle persone .
Nel 1964 la filosofia russa può essere schematizzata nei seguenti
punti :
Nel 1970 il concetto di "soglia di reazione" , sia in un contesto medico sia nella scelta degli standard , rimane indefinito : non ci sono criteri fisiopatologici nettamente evidenti e ampiamente applicabili per distinguere tra reazioni di adattamento protettivo e reazioni compensatorie , tra reazioni regolatorie in situazioni di emergenza e reazioni patologiche a vari livelli di sistemi , incluso il Sistema Nervoso Centrale .
Questo è evidente nelle difficoltà presenti nelle analisi omeostatiche , nelle analisi delle soglie differenziate , caratteristiche delle reazioni biologiche che sono determinate dal livello generale di eccitabilità' e reattività', e nelle analisi di reazioni patologiche che sono determinate da capacità di adattamento e capacità compensatorie presenti nei sistemi biologici .
Analisi sperimentali , che in parte determinano gli standard di protezione , mirano a fissare le soglie di intensità per le MW che evidenziano gli effetti biologici avversi noti , o anche reazioni che non possono essere completamente riconosciute come determinanti un disturbo nei meccanismi omeostatici . È in questo senso che bisogna valutare i dati sperimentali su effetti biologici di bassa intensità delle MW , che trattano effetti di soglia che sono stati considerati quando sono stati fatti gli standard di protezione .
Nel 1972 sono stati fatti degli studi sugli animali in laboratorio e
sulle persone esposte per 1 ora al segnale a MW a 3 Ghz : si è visto
che a 10
si potevano avere dei disturbi funzionali ed è stato posto tale
valore come limite .
Applicando un fattore 10 di sicurezza e considerando che c'è una relazione reciproca tra esposizione e tempo di esposizione si è proposto di ridurre il limite trovato di un fattore 100 per 10 ore di esposizione .
Quindi il limite russo per i LAVORATORI risulto' essere pari a 0.1
e risulto' essere ridotto di un fattore 1000 rispetto allo standard americano
( che allora era pari a 100
) .
Per la POPOLAZIONE esposta continuamente il limite trovato è
stato ridotto di un ulteriore fattore 2 , arrivando a 0.05 .
Tra il 1970 e il 1974 per stabilire gli standard relativi all' esposizione
del personale lavorativo gli studi vennero incentrati su tre punti fondamentali
:
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7.2 Limiti delle normative russe
Nella tabella che segue sono riportati i limiti ( USSR , 1976 ) per
i LAVORATORI :
Tab.18 - Radiofrequency and microwave occupational
exposure limits in USSR
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nel range 50-300 Mhz , per stazione fissa :
Si osservi , inoltre , che alcuni valori sono dati in V/m o A/m e non in termini di densità di potenza e questo perché quando abbiamo frequenze dell'ordine della decina di Mhz ci si trova in campo vicino ( lo studio condotto finora è in condizioni di campo lontano , però in alcune situazioni ambientali ci si può trovare in condizioni di campo vicino ) .
A partire dal 1982 , mentre gli americani abbassavano i limiti i russi li alzavano .
Nel Gennaio 1982 il limite per i LAVORATORI è stato incrementato
a 0.25 ,
ma i limiti più alti per esposizioni brevi non cambiarono : così
c'è un limite di 1
per
esposizioni inferiori a 2 ore , mentre il limite è di 10
per
esposizioni di durata inferiore a 20 minuti.
Nella tabella seguente sono riportati i limiti ( Czerski , 1985 ) per
la POPOLAZIONE esposta :
Tab.19 - USSR radiofrequency and microwave public exposure limits
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È interessante notare la differenza dei range di frequenza considerata tra le due tabelle e che , per quanto riguarda la popolazione esposta , nulla viene detto sull' esposizione ai campi magnetici ; inoltre , a parità di frequenza , i valori della tab.6 sono più elevati rispetto ai valori di tab.7 ( se per esempio consideriamo il range di frequenza fino a 0.3 Mhz nella tab.7 c'è un fattore di riduzione 2 rispetto alla tab.6 , che in potenza vuol dire un fattore 4 ) .
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7.3 Confronto tra le normative russe del 1985
( popolazione esposta ) e ANSI 1982
ANSI proposals for limiting population and workers exposure to radiofrequency | USSR radiofrequency and microwave public exposure limit | |||||
Frequency range
MHz |
Power density
(W/m2) |
Electic field strenght
(V/m) |
Magnetic field strenght
(A/m) |
Frequency
MHz |
Electic field strenght
(V/m) |
Power density
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Se si confrontano tab.7 con la tab.4 della normativa americana si vede che i range di funzionamento delle due normative sono più o meno gli stessi e che lo standard russo copre un range di frequenza più ampio ( va da 0.03 Mhz a 300 Ghz , mentre quello americano va da 0.3 Mhz a 100 Ghz ) : i limiti proposti dai russi sono molto minori rispetto a quelli americani ( se per esempio consideriamo il range 30-300 Mhz vediamo che , per il campo elettrico i russi danno un limite di 3 V/m , mentre gli americani danno un limite di 63.2 V/m ; quindi tra i due c'è un fattore 20 ) .
La differenza tra i due standard nasce , come detto precedentemente
, dalla differente filosofia su cui essi si basano .
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