1.1 - Generalita'
1.2 - Le soluzioni
acquose
1.3 - Proprieta' elettriche
e dielettriche
L'acqua ha un'importanza fondamentale per i sistemi viventi, ma è
difficile interpretare l'esatto ruolo che svolge nei processi che avvengono
in tali sistemi. Si hanno conoscenze abbastanza precise sulla distribuzione,
sintesi e ricambio dell'acqua nei sistemi biologici. Un uomo adulto è
composto per il 65-70% d'acqua, distribuita in modo non uniforme (83% dei
tessuti nervosi, 30% di quelli adiposi, ed inoltre circa il 60% nei tessuti
infracellulari e 40% in quelli extracellulari), ed il fabbisogno idrico
è di circa 900 litri l'anno. Alcuni invertebrati marini sono composti
d'acqua addirittura per il 97%.Nonostante l'estensione ed il dettaglio
di tali dati, il contributo dell'acqua ai processi vitali al livello molecolare
è ancora in fase di studio per alcuni suoi aspetti. Fino a poco
tempo fa i biologi consideravano l'acqua priva di qualunque funzione attiva
ed era ignorata anche da molte altre discipline scientifiche. Un interesse
reale, su larga scala, si ebbe solo dagli inizi degli anni '60.
Fig.3
- Riconfigurazione di cariche
Fig.4
- Riconfigurazione molecolare
Inoltre lo ione H+ si idrata e forma lo ione H3O+, il quale a sua volta, è ulteriormente idratato, mediante un legame idrogeno addizionale, nello ione H9O+4, la cui struttura è mostrata nella figura 5. Come si puo' osservare , si ha uno ione idronio al centro e tre molecole d' acqua a formare la struttura tetraedrica , tramite dei legami idrogeno.
. Fig.5
- Ione idronio idratato.
Apparentemente poi, il tasso di migrazione dell'idronio, che è
uno ione abbastanza grande, in presenza di un campo elettrico, è
molto maggiore di quello dei più piccoli ioni Sodio e Potassio,
come si può vedere dalla tabella 1.
Catione | Mobilita' ( m2 / Vs ) | Anione | Mobilita' ( m2 /Vs ) |
H+,H3O+ | 36.3*10-8 | OH- | 20.0*10-8 |
Rb+,Cs+ | 7.7*10-8 | Br- | 7.8*10-8 |
K+,NH+4 | 7.6*10-8 | Cl-,I- | 7.7*10-8 |
Na+ | 5.0*10-8 | F- | 5.4*10-8 |
Fig.6
- Mobilita' dello ione idronio
Quello che accade è che, piuttosto che uno spostamento di materia
vero e proprio ho uno spostamento di carica, cioè uno spostamento
di elettroni, che hanno certo mobilità maggiore di qualunque ione.
Infatti quello che si muove è un legame.
Il legame covalente viene sostituito e sostituisce un legame idrogeno.
Si veda la figura 6. Nella catena in alto l'idronio
è la prima molecola, ed è legata alla molecola d'acqua che
la segue con un legame idrogeno. Dopo la ridistribuzione delle cariche,
otteniamo quanto rappresentato nella seconda catena, dove lo ione idronio
appare in fondo alla catena, si è quindi apparentemente "spostato"
di una lunghezza pari a quella della catena. Se si ricorda che i legami
idrogeno vengono creati e distrutti alla frequenza di 1011
volte al secondo, ci si rende facilmente conto di come mai la mobilità
di questo ione appaia tanto elevata. Tramite le interazioni di tipo dipolo-dipolo,
tipiche di una molecola con forte momento di dipolo intrinseco come l'acqua,
si ha la formazione di un'estesa rete di legami idrogeno. Che quindi crea
diverse forme cristalline. Nel ghiaccio si trova la forma cristallina detta
ghiaccio I; ogni molecola d'acqua è legata tetraedricamente mediante
legami idrogeno alle quattro molecole più vicine, formando così
un reticolo regolare in cui la distanza media tra gli ossigeni è
di 276*10-12 m, ed è organizzato
come in figura 7.
Fig.7
- Il modello tetraedrico del ghiaccio
Nell'acqua liquida a 0 °C, ogni molecola d'acqua forma un legame
idrogeno con, in media, 3,6 altre molecole, e la distanza tra gli ossigeni
aumenta leggermente. Dal valore del calore di fusione del ghiaccio (che
vale 1,43 kcal/mole), si vede che solo una frazione relativamente piccola
dei legami idrogeno del ghiaccio si rompe. Questo è però
sufficiente affinché il ghiaccio perda la sua rigidità, e
si porti allo stato liquido.
Le prime misure, mediante raggi X, per l'identificazione della struttura
dell'acqua liquida, risalgono agli anni trenta, e furono interpretate come
caratteristiche di un coordinamento tetraedrico dell'acqua anche allo stato
liquido. Si pensò allora che la struttura del liquido fosse simile
a quella del ghiaccio e partendo da quest'ipotesi furono sviluppate varie
teorie sulla sua struttura. Oggi, le proposte per un modello dell'acqua
si possono classificare in due categorie. Un primo tipo riguarda modelli
continui, nei quali l'acqua liquida è vista come un interrotto reticolo
tridimensionale di molecole legate mediante legami idrogeno, posti su coordinate
tetraedriche, e su cui perturbazioni termiche, elettriche e steriche2
producono piuttosto che una rottura, uno curvatura ed uno stiramento.
Il secondo tipo considera misture di grappoli fluttuanti, nei quali l'acqua
è vista come una serie di aggregati diversamente legati mediante
legami idrogeno, nel quali ogni molecola può fluttuare attraverso
stati dove nessuno, uno, od entrambi i suoi idrogeni sono coinvolti in
un legame. Il problema della struttura dell'acqua non ha comunque trovato
soluzione certa nemmeno con la crescita delle tecniche di analisi fisico-chimiche,
e quindi non si è ancora giunti ad una netta distinzione tra questi
due modelli di base. Come esempio della confusione con cui ci si confronta,
si ha che le stime delle percentuali di legami idrogeno rotti nell'acqua
a 0 °C, seguendo i due diversi modelli, danno valori tra 2% e 71%.
Per quanto riguarda questo tipo d'analisi teorica si spera che il recente
sviluppo dell'analisi modellistica del comportamento di aggregati di molecola
d'acqua tramite elaboratore possa risolvere alcuni problemi. Questi calcoli
paiono mostrare che per certe geometrie intermolecolari la forza dei legami
idrogeno aumenta proporzionalmente con il numero di molecole associate.
La formazione di grappoli di molecole si può dunque vedere come
un processo cooperativo e successivi calcoli per catene monodimensionale
e bidimensionali hanno confermato l'idea. Ad esempio, nella catena monodimensionale
(H2O)n
l'energia media del legame passa da 8,7 kcal/mole per n = 2 a 10,9 kcal/mole
per n = 8 e si presume che quest'aumento dell'energia di legame sia imputabile
ad un trasferimento di carica lungo la catena, che fa sì che aumentino
la basicità del doppietto elettronico e l'acidità del protone
coinvolti nel legame idrogeno. E' stata anche studiata la struttura a bande
d'energia e per una catena monodimensionale infinita di H2O
si è dedotto un valore, per la banda proibita, dell'ordine del 20eV.
Usando metodi statistici sono stati inoltre definiti, per un modello a
reticolo tridimensionale di un sistema acqua-ghiaccio, i valori dell'energia
libera di Helmotz ed i diagrammi di fase. Il reticolo considerato per tali
stime è di tipo cubico con massa al centro (b.c.c.3
), dove i lati del reticolo potevano essere o vuoti od occupati da molecole,
con i quattro rami legati mediante legame idrogeno, due positivi e due
negativi, diretti secondo una struttura tetraedrica. Con questa modellizzazione
si sono riscontrate energie d'interazione per le molecole non legate più
vicine e per quelle successive, e come nei modelli a stati disordinati,
si è trovato che erano possibili due strutture ordinate a largo
raggio. La prima consiste in una rete a legami aperti, come nel ghiaccio
I, nella quale metà dei siti del reticolo b.c.c. erano vuoti. L'altra
consiste in una struttura strettamente connessa, con una rete di legami
intrecciati e fu trovato, per i parametri di energia opportuni, che esistevano
quattro fasi: il vapore, il liquido, il ghiaccio aperto e quello connesso
e nel diagramma di stato in figura 9 si vedono chiaramente
due punti critici: - un punto triplo ghiaccio aperto, liquido vapore; -
uno per ghiaccio connesso, liquido, vapore. Quest'ultimo è a temperature
più basse ed è quindi identificabile con il punto C di
figura 9.
Tra i due punti tripli, un aumento della pressione trasforma il ghiaccio aperto in un liquido con densità superiore a quella del ghiaccio4, seguendo l'equazione di Clausius-Clapeyron, mentre al disotto del punto più basso, causa una trasformazione dal ghiaccio aperto in ghiaccio connesso5.
Note
1 - Si puo' avere un comportamento basico
se l'elettronegativita' del gruppo che si lega allo ione H-O-
e' meno elettronegativo dell' idrogeno , ed un comportamento basico nel
caso opposto.
2 - Per interazioni steriche si intendono
quelle dovute alla distribuzione spaziale di atomi o di raggruppamenti
atomici
3 - Body Centered Cubic . Corpo Cubico
Centrato , per l' appunto.
4 - Spiegando cosi' come mai lo stato solido
sia meno denso di quello liquido , proprieta' comune ai soli elementi di
Gallio , Bario , Antimonio ed alcune leghe.
5 - Se ne deduce che ci siano, in natura,
due tipi di ghiaccio, in realtà sono stati identificati ben nove
tipi di ghiaccio, tutti a densità maggiore di 1 e tuttiin un campo
di pressione attorno a 2100 atm e di temperatura intorno a -22°C (il
punto C di figura). Si ritiene che il progressivo aumento della densità
con l'aumentare della pressione derivi da un più compatto impacchettamento
delle molecole H2O, conseguente alla rottura
di un numero sempre maggiore di legami idrogeno fra le molecole d'acqua.
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