(continuo Cap. 2.3)
Un grosso contributo a queste problematiche fu anche dato da Lin, il quale, adottando il sistema di esposizione riportato in figura 12, in cui il neurone è completamente immerso in una soluzione fisiologica, permise di controllare la temperatura. Il segnale a microonde era inviato dal basso e dalla formula riportata sotto la figura è altresì possibile calcolare il SAR (W/kg) applicato al sistema.
Figura 12
Per completezza si riporta in figura 13 una versione tridimensionale della cella di esposizione appena descritta.
Figura 13
Si evidenziò in tal caso un effetto finestra in temperatura, come già accaduto in frequenza e in ampiezza; lo si può dedurre esaminando le registrazioni dell’attività neuronale riportate in figura 14 e 15, rispettivamente per una temperatura costante di 8°C e 21°C, e un segnale a microonde di 2450 Mhz e SAR 12.9 W/Kg. La registrazione A è stata acquisita pochi istanti dopo l’applicazione del segnale, la B dopo 30 min., la C dopo 60 min., e infine la D rappresenta la fase di recupero alla fine dell’esperimento, allorché la temperatura del bagno è ritornata a 20°C. E’ evidente ad 8°C, così come a 21°C, una riduzione dei potenziali d’azione nel passare dal caso A, al B e quindi al C, mentre ciò assolutamente non accade a 28°C. Dunque, in conclusione, è possibile affermare che il segnale elettromagnetico inibisce l’attività del neurone, ma soltanto in corrispondenza di alcuni valori della temperatura.
|
|
Figura 14 |
Figura 15 |
In figura 16 sono riportati i risultati ottenuti inviando al sistema un segnale con potenza minore (SAR=6.8 W/Kg).
Figura 16