Cap. 4 Parentesi metodologica


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Cap. 4 Parentesi metodologica

Il quadro che si è faticosamente tentato di tracciare, è estremamente confuso; onde evitare dunque di perdersi in questa marea di risultati sperimentali, si vuole fare un punto della situazione nel tentativo di chiarire l’approccio che si sta seguendo. Il fine ultimo è certamente quello di individuare in che misura il campo elettromagnetico interagisca con il corpo umano. Ciò significa naturalmente chiarire i meccanismi di interazione a livello di organo, di tessuto e, infine, di singola cellula. Si faccia riferimento alla catena di azioni riportata in figura 28.

Figura 28

Ciò che si vuole sottolineare è che, prima ancora di tentare di spiegare cosa accada a livello di organo o tessuto, magari ricorrendo a complicati esperimenti, è consigliabile comprendere bene come il campo elettromagnetico interagisca con la singola cellula. Dunque, solo una corretta ricostruzione della catena della figura 29 e concernente i meccanismi di interazione a livello microscopico, consentirà eventualmente una corretta ricostruzione della catena globale.

 

Figura 29

Si noti come la catena di figura 29 riprenda la parte destra della catena della figura precedente, e che le frecce tratteggiate indicano i molteplici dubbi ed incertezze che regnano in tale ambito. Si consideri, dunque tale figura e la si esamini a partire dal livello più basso.

Il primo blocco riguarda gli studi quantistico-classici; tra essi si possono per esempio annoverare gli studi sulla frequenza di ciclotrone. Qui l’interazione era stata identificata a livello di molecola o singolo ione. A questo punto, individuato il modello, ci si domanda cosa accada a livello biochimico all’interno della cellula quando l'energia viene fornita ad uno ione o ad una molecola che si trovi esternamente alla membrana. Si deve ricorrere, allora, ad un approccio diverso, di tipo "biochimico". Nel caso ad esempio dell’acetilcolina il campo elettromagnetico può cambiare la modalità di legame tra acetilcolina e canale, in questo modo il comportamento stesso del canale è modificato.

In sintesi il primo passo è analizzare l’azione diretta su ioni e dipoli, il secondo analizzare cosa accada a livello biochimico.

A questo punto però cambierà anche il comportamento biofisico della membrana, ed allora bisognerà trovare dei modelli tramite i quali valutare e quantizzare questo cambiamento.

In particolare se cambia il comportamento del canale, cambia il flusso di calcio e la cellula cambia di conseguenza il suo comportamento. Entra quindi in gioco la biologia della cellula, in quanto interesserà per esempio sapere se si tratti di una cellula neuronale, o ossea, o di altro tipo.

Risulta chiaro a questo punto perché vi siano tante discussioni in atto sul problema dell’interazione bioelettromagnetica: ricostruire la catena è una cosa estremamente complicata, e i livelli di osservazione, nonché gli approcci adottati, sono molteplici.

Gli esperimenti visti fino a questo punto si possono collocare, così, nel blocco più in basso di figura 29, ma risulta spontaneo talvolta andare a verificare quali risvolti se ne ricavino a livello di biochimica, di biofisica o di biologia della cellula.


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