5.3 Esperimenti sui linfociti
Ciò che però mise definitivamente in crisi il modello di cui sopra e tutte le considerazioni scientifiche a suo supporto, fu uno studio sulla capacità dei linfociti di incorporare calcio. Furono, infatti, posti in una vaschetta contenente del calcio radioattivo dei linfociti, ed esposti per un certo periodo ad un segnale elettromagnetico; dalla quantità di calcio rimasta nella vaschetta si risalì al calcio effettivamente penetrato nel campione.
Intanto in figura 36 è evidenziato come l’assorbimento di calcio si modifichi facendo variare l’intensità del campo oscillante; infatti il calcio penetra sempre più aumentando l’intensità e, dopo aver raggiunto un valore massimo, si ha un decadimento fino a che la situazione non si ristabilizza. E’ quindi presente un fenomeno risonante, che ricorda l’effetto finestra in ampiezza già visto nell’esperimento sui pulcini. Tuttavia questo fenomeno non è spiegabile con la teoria del ciclotrone.
Figura 36
E ancora, in figura 37, è dato l’andamento del calcio in funzione della frequenza. L’andamento tratteggiato, che si riferisce ad un campo alternato di intensità 0.21 G rms, sembra confermare la teoria, in quanto è presente un massimo proprio in corrispondenza della frequenza di ciclotrone del calcio radioattivo (14.27 Hz). D’altra parte l’andamento a tratto pieno rivela (mantenendo identico il valore del campo statico e dunque della frequenza di ciclotrone, e portando semplicemente a 1.5 G rms l’intensità del campo variabile), un minimo in fc e addirittura dei massimi laterali, quasi che la frequenza di risonanza si fosse spostata. Ciò è totalmente in disaccordo con la teoria del ciclotrone; se infatti, come più volte evidenziato, il meccanismo del modello è quello della "giostra", il fatto di dare una spinta un po’ più intensa non dovrebbe assolutamente cambiare le cose.
Figura 37
Si è arrivati ancora, sebbene per via diversa, a dimostrare l'infondatezza del modello di Liboff; le considerazioni teoriche precedentemente esposte e i risultati dell'esperimento sui linfociti hanno contribuito a confutare definitivamente la teoria del ciclotrone.
In letteratura sono presenti altri modelli che possono giustificare i risultati ottenuti, ad esempio un modello proposto da Chiabrera e Bianco circa l'azione diretta del campo elettromagnetico sugli equilibri di aggregazione dei ligandi nei siti di interazione. Questi, infatti, si concentrarono sullo studio delle forze elementari esercitate sulle particelle cariche presenti in prossimità dei canali, andando più che altro a considerare lo ione come un oggetto in moto in una certa configurazione di spazio.